Quando nei primi anni Trenta del Novecento Mario Fontanella prese armi e bagagli e da Conegliano, vicino Treviso, si trasferì in Germania, probabilmente non immaginava che il suo cognome sarebbe entrato nella storia del Paese in cui aveva scelto di andare a vivere. Quasi quarant’anni sarebbero dovuti passare, e soprattutto sarebbe dovuto comparire sulla scena un altro personaggio: suo figlio Dario.
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