Lo scorso 6 febbraio, quindi a meno di venti giorni dal voto, l’attesa era finita; il Wahl-O-Mat era finalmente online.
Dopo poche ore già 5 milioni di Tedeschi avevano utilizzato l’interessantissimo strumento sviluppato dalla Bundeszentrale für Politische Bildung, che confronta le risposte di elettori ed elettrici su diversi temi politici e li confronta con quelle dei partiti: dopo aver risposto con “d’accordo”, “non d’accordo” o “neutrale” a 38 tesi, l’utente riceverà un responso sul proprio grado di vicinanza con i partiti che si presentano alle elezioni. Io, per esempio, l’ho fatto e il responso del mio grado di affinità con i sette partiti maggiori è stato questo.

Attenzione: non si tratta di un “giochino”, come quelli che a volte vediamo sui quotidiani italiani. Stiamo parlando di un progetto che esiste dal 2002 e che ad ogni elezione, dalle amministrative alle Europee, da quelle regionali alle politiche, coinvolge redazioni di giovani elettori ed elettrici, politologi, scienziati, formatori, i quali dopo un workshop di tre giorni, elaborano le 38 tesi e le sottopongono alle risposte dei partiti. I quali, oltre a rispondere con “d’accordo”, “non d’accordo” o “neutrale” alle 38 tesi, devono motivare le risposte con statement di non più di 500 parole. Insomma, comunque sia, uno straordinario esercizio di educazione e formazione politica.

Le tesi spaziano dalla politica estera (“La Germania dovrebbe continuare a essere autorizzata a esportare attrezzature di difesa in Israele”), alla politica fiscale (“L’aliquota massima dell’imposta sul reddito deve essere aumentata”), dalle politiche ambientali (“L’agricoltura biologica deve essere finanziata in misura maggiore rispetto all’agricoltura convenzionale”) a quelle sul lavoro (“Il salario minimo legale dovrà essere aumentato a 15 euro entro il 2026”) e molto altro ancora; le questioni sono comunque tra le maggiormente dibattute.
Al di là del mio risultato, peraltro abbastanza prevedibile, la cosa che mi interessava era un’altra: calcolare il grado di affinità dei partiti non tanto con me, ma tra di loro. Ho quindi messo a confronto i sette partiti principali a due a due (lo strumento lo permette) e ho contato il numero di risposte uguali.
Il risultato finale di questo esercizioè stato il seguente (e mi scuso per la grafica un po’ cringe), che ci permette di fare alcune considerazioni piuttosto interessanti.
Prima di farle, ricordiamo però che questo esercizio ha senz’altro almeno un limite: le 38 tesi, pur essendo scelte con attenzione dalla redazione, non hanno peso lo stesso peso nella discussione politica e nella dinamica parlamentare – ad esempio un’affinità tra partiti nella tesi 29 “Il lavoro volontario deve essere conteggiato ai fini della futura pensione” non avrà lo stesso peso di una differenza nella tesi 1 “La Germania dovrebbe continuare a sostenere militarmente l’Ucraina”.

Ciononostante, vediamo un po’ che è successo
- La coppia di partiti più affini è SPD-Grünen, con addirittura 32 affinità su 38 tesi, seguita a poca distanza dalle coppie Grünen–Linke (29) e SPD-Linke (27).
- Per contro, la minore affinità si ha con le coppie AfD e Linke o Grünen (4), seguite dalla coppia AfD-SPD.
- Di fatto i numeri suggeriscono la presenza di un vero linkes Lager (un blocco di sinistra), piuttosto compatto su molte tesi e decisamente lontano da AfD.
- Il blocco di centro / centro-destra non sembra essere parimenti compatto; da un lato può preoccupare l’affinità abbastanza pronunciata tra CDU/CSU e AfD (23 su 38), dall’altro può stupire l’affinità relativamente bassa tra la stessa Union e la FDP.
- Stando a questi numeri, il demokratische Mitte, il centro democratico, di cui si è molto parlato negli ultimi giorni per invocare una netta distanza da AfD, non esiste.
- Anomalo è invece il responso su BSW, il partito di Sahra Wagenknecht: leggermente più vicino al blocco di centrosinistra (23-19-19) che a quello di centrodestra (14-12-12), non presenta gradi di affinità né particolarmente alti, né particolarmente bassi con nessuno degli altri partiti: sembra il classico andamento di un catch-all-party.
- Il grado di affinità dei due possibili governi bipartitici che potranno uscire dopo le elezioni secondo i sondaggi è – in entrambi i casi – piuttosto basso: 16 tesi su 38 in comune tra Union e SPD, 14 tra Union e Grünen.
Abbiamo infine provato a calcolare le affinità di alleanze a tre, non essendo certo un risultato che garantisca una maggioranza imperniata solo su due partiti.
- L’alleanza a tre più affine è la coalizione Rot-Rot-Grün del blocco di centrosinistra; il grado di similitudine in ben 27 tesi potrebbe perfino far pensare a un governo stabile. Se non fosse che gli attuali sondaggi prevedono circa una somma del 35%…..
- Se un risultato della CDU sotto il 30% e il superamento della soglia del 5% da parte di BSW dovesse costringere la CDU/CSU ad allearsi sia con SPD che con i Grünen (la cosiddetta Kenya Koalition, dai colori della bandiera), abbiamo a che fare con un’affinità di 12 tesi su 38….
- ….esattamente la stessa dell’attuale Ampel. Un ottimo viatico, no?
- Sarebbe addirittura leggermente più affine una coalizione di centrodestra-destra tra CDU/CSU-FDP-AfD, con 14, ma assolutamente esclusa da Friedrich Merz, il capo della CDU e candidato Cancelliere dell’Union.
- Infine apparirebbero potenzialmente litigiosissime le due possibili coalizioni tra la coppia Union-FDP con SPD o Grünen, chiamate rispettivamente Deutschland Koalition e Jamaika Koalition, sempre dal colore della bandiera. Entrambe vedrebbero un’affinità di 9 tesi su 38.
Insomma, comunque vadano le cose il 23 febbraio, prepariamoci a lunghissime settimane (forse mesi) di trattative per formare un governo che abbia sufficiente affinità sui temi importanti.

1 commento su “Magie del Wahl-O-Mat – Le affinità elettive tra i partiti”