I Grünen sono uno dei partiti da seguire più da vicino in vista del voto dell’anno prossimo. In crescita costante da alcuni anni, potrebbero diventare una delle forze centrali del panorama politico tedesco.
Per saperne di più abbiamo intervistato due militanti del movimento ecologista.
La sera delle elezioni federali 2021 la gran parte dei tedeschi guarderà con molta attenzione al risultato dei Verdi.
Nel dibattito sui bond europei si inseriscono dinamiche più ampie interne ai partiti tedeschi
Nell’ultima settimana, i Coronabond hanno occupato larga parte del dibattito europeo, e ancora una volta la Germania si trova al centro della questione a causa del suo peso politico e finanziario. La sua discussione interna viene osservata oltre i confini nazionali, non sempre però problematizzando adeguatamente le diverse posizioni sui Coronabond.
Il congresso dei Verdi tedeschi, fra grandi successi e qualche interrogativo
Venerdì 15 novembre i Verdi tedeschi si sono riuniti per celebrare il loro Parteitag (il congresso) nella Renania Settentrionale, a Bielefeld – la città che, secondo un popolarissimo meme ante-litteram nato 25 anni fa, in realtà non esiste.
Brandeburgo, Sassonia, Turingia: cosa possiamo aspettarci dalle elezioni locali nei Länder dell’est
Il primo settembre sarà una data importante per i tedeschi, una data che spingerà tutto il paese a guardare a est. Con un occhio al passato e uno al presente, e forse al futuro.
La Germania si guarda allo specchio all’indomani delle elezioni europee: spunti per un’analisi del voto
Alle 18 di domenica sera, in uno dei pochi giorni soleggiati di un maggio per il resto freddo e piovoso, la Germania si scopre europeista e verde, con una geografia politica molto variegata al suo interno. O meglio, forse europeista e verde la Germania lo era già, ma finora alcuni elementi ne avevano offuscato l’immagine, facendoci apparire spettacolari prima i trionfi di Angela Merkel poi una montante marea bruna (il colore dei nazisti, volentieri associato anche ai loro epigoni o supposti tali).
No, non è vero che in Germania funziona tutto alla perfezione
(Foto: Michael Schick)
Se c’è una cosa che ci viene subito in mente quando pensiamo alla Germania, quella cosa è l’efficienza. Che si tratti di puntualità dei treni, affidabilità delle automobili o durata degli elettrodomestici, l’idea con cui siamo cresciuti è che in Germania funziona tutto, sempre.
I leader dei Grünen Robert Habeck e Ludwig Hartmann fanno stage diving sui loro sostenitori in festa
In un’improvvisa fiammata d’interesse verso i destini politici della Baviera, anche in Italia ci si è interessati ed interrogati lungamente nelle ultime settimane sui risultati del voto nel grande Land fra le Alpi ed il Meno e sulle loro conseguenze. Oltre alle domande, più che legittime, su quali effetti avrà il voto del 14 ottobre sul governo di Angela Merkel e sugli equilibri politici europei, in tanti si sono chiesti se e come sia possibile copiare, imitare, ammirare l’esempio bavarese. Prima di lanciarsi in appassionati o dotti saggi de imitatione Bavariæ è forse il caso però di guardare meglio dentro alle urne e a ciò che ad un tale voto ha condotto. Per uno sguardo di questo genere partiamo con una carta inusuale, quella dei secondi classificati, che rivela non poche informazioni di valore.