Sapete cos’è Clubhouse?
Si tratta di un nuovo social, e fin qui non ci sarebbe granché di rilevante, visto il numero sempre crescente di piattaforme in cui si possono fare amicizie e creare contatti. La grande differenza rispetto a Facebook, Instagram o TikTok è che su Clubhouse non si scrive né si postano foto, ma si parla: tramite la apposita app si può partecipare a chiacchierate, conversazioni, discussioni e tavole rotonde, sui temi più diversi. Clubhouse è il primo social completamente audio, e al momento funziona solo su inviti: anche grazie a questa esclusività sta avendo molto successo, soprattutto fra vip e celebrità.
E sta andando alla grande anche in Germania. Come numero di download, è passato in meno di una settimana dal 1208esimo al primo posto nello iOS app store.
Qualche giorno fa una giovane influencer militante della SPD del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Lilly Blaudszun, ha organizzato una chat di gruppo su Clubhouse invitando compagni di partito e anche un paio di guest star: Manuela Schwesig, Ministerpräsidentin del Land, e Kevin Kühnert, ex-leader degli Jusos (l’organizzazione giovanile dei socialdemocratici) e attualmente uno dei vice dello Spitzenduo al vertice. Visto il contesto naturalmente non si trattava di un evento di partito, ma di una chiacchierata informale e divertente – tra trash e feuilleton, come recitava il titolo scelto da Blaudszun. Più di mille utenti si sono collegati per partecipare alla discussione, e inaspettatamente si è aggiunta un’altra guest star di rango: Bodo Ramelow, il Ministerpräsident turingiano della Linke.
La conversazione a un certo punto si è spostata sui frequenti incontri della Ministerpräsidentenkonferenz, la Conferenza dei Primi ministri a cui partecipano i governatori regionali e la Cancelliera Merkel, e che in questi mesi di crisi ha lavorato a pieno regime. Le riunioni sono state molto numerose e spesso hanno anche avuto una durata eccezionale: non di rado si sono protratte per diverse ore, anche una decina – comprensibile, vista l’urgenza della situazione pandemica in Germania. Comprensibile, ma anche faticoso: e Ramelow ha dichiarato che talvolta, per ingannare la noia fra un intervento e l’altro, durante gli incontri si mette a giocare a Candy Crush, il popolarissimo puzzle game per smartphone. “Riesco a completare una decina di livelli”, ha detto il Ministerpräsident turingiano.

Come potete immaginare, quando la cosa è venuta fuori i turingiani – e i tedeschi in generale – non l’hanno presa benissimo. Ma come, durante queste riunioni si prendono decisioni delicatissime per contrastare una pandemia che sta mettendo in ginocchio l’economia e sta spingendo la sanità al collasso, e quello si mette a giocare col telefonino?
Fosse solo quello però. Durante la chat, Ramelow si è anche lamentato del fatto che negli incontri della Conferenza si discute di questioni estremamente confidenziali, eppure la Bild riporta tutto praticamente in tempo reale. E ha commentato: “La Ministerpräsidentenkonferenz potremmo farla qui su Clubhouse, e tirarci dentro anche la Merkelina (das Merkelchen).” Il suffisso -chen è usato in tedesco come diminutivo/vezzeggiativo, ma può anche avere un significato sminuente, in qualche modo derogatorio: e definire la Kanzlerin in questo modo non è proprio farle un complimento, anzi.
Fra Candy Crush e l’infelice nomignolo Ramelow si è trovato al centro di durissime critiche, piovutegli addosso da tutte le parti. La Turingia non sta attraversando un momento facile: dato l’ancora alto numero di contagi, si è deciso di rimandare le elezioni regionali, che si sarebbero dovute tenere il 25 aprile e slitteranno invece al 26 settembre. In un contesto del genere, venire a sapere che il capo del governo locale si distrae al cellulare quando si tratta di prendere decisioni cruciali per la vita di tante persone ha scatenato reazioni molto forti. Probabilmente l’abbiamo fatto tutti, durante una videocall particolarmente noiosa, ma immagino che la maggior parte di noi non possa decidere, ad esempio, se prolungare un lockdown o chiudere i negozi e i ristoranti, o le scuole e gli asili.
E chiamare Merkel in quel modo è parso a tutti un gesto sessista, intriso di un maschilismo vecchio stile – vi ricordate il “Concitina” di Ignazio La Russa?
Ramelow si è scusato su Twitter per il modo in cui ha definito la Cancelliera, definendolo “un atto di ignoranza maschile”. Quanto a Candy Crush, ci ha tenuto a precisare che comunque non è l’unico a distrarsi durante quelle lunghissime riunioni: “alcuni giocano a sudoku, altri a scacchi o a scarabeo sul cellulare – io gioco a Candy Crush”.
Speriamo che come giustificazione basti: gli esponenti dell’opposizione nel Land orientale non hanno risparmiato gli attacchi, e nonostante Ramelow sia molto amato dai turingiani mettere questo amore alla prova potrebbe essere rischioso, in un anno elettorale come il 2021. Ci ricordiamo tutti cosa è successo l’ultima volta che la Turingia è andata a votare, no?