Robert Habeck ha un problema che si chiama Patrick Graichen

Un caso di clientelismo scuote la politica tedesca

Se seguite Kater sapete che una delle nostre missioni è parlare della Germania al di là degli stereotipi – positivi o negativi – che le orbitano intorno, soprattutto in Italia.

Il Paese dell’efficienza dove tutto funziona, dove i mezzi pubblici sono sempre in orario, dove le lavatrici non si rompono, dove i funzionari statali sono irreprensibili e incorruttibili, ma anche quello dove si mangia malissimo e non esiste il senso dell’umorismo, che odia l’Europa del sud e che comunque ha cominciato tutte le guerre.

Ora, se avete passato anche solo mezz’ora della vostra vita in Germania sapete bene che si tratta per l’appunto di stereotipi, immagini di comodo che ci formiamo in testa per pigrizia e che sono completamente slegate dalla realtà. Anche qui gli elettrodomestici si rompono, i treni e gli autobus fanno ritardo (quasi sempre, maledetti), e dall’altro lato i tedeschi sanno ridere e divertirsi, pure troppo a volte – passate da Colonia per carnevale se non ci credete.

Un’altra cosa ovviamente non vera è che tutti i funzionari pubblici e i dipendenti statali siano dal primo all’ultimo esempi di fulgidissima onestà, impegno istituzionale e integerrima rettitudine. Non che siano mancati esempi in passato – di alcuni particolarmente eclatanti abbiamo anche scritto – ma in questi giorni ce n’è uno che sta facendo molto discutere, e che coinvolge proprio il partito che fa un punto d’onore della propria immagine moralmente specchiata: i Grünen.

È venuta infatti a galla una storia poco edificante che riguarda Patrick Graichen, Sottosegretario all’Energia nel Ministero per l’Economia e la Protezione del Clima guidato da Robert Habeck. Graichen è un collaboratore strettissimo di Habeck, situato in un ruolo assolutamente cruciale vista la delicatissima situazione innescata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il Ministro ha più volte elogiato il suo Sottosegretario, definendolo “l’uomo che ha salvato la Germania da una grave crisi energetica” – un ulteriore segnale della vicinanza dei due.

Patrick Graichen e Robert Habeck (Foto: John MacDougall/AFP)

Graichen ha anche fatto parte della commissione incaricata di nominare i nuovi vertici della Deutsche Energie-Agentur (“Agenzia Tedesca per l’Energia”, dena), l’agenzia federale per le questioni energetiche: in quanto esperto del settore con decennale esperienza, oltre che Sottosegretario competente all’interno del Ministero, la sua inclusione è sembrata scontata. 

Al vertice della dena Graichen e gli altri commissari hanno insediato Michael Schäfer, politico dei Verdi ed esperto di ambiente e difesa del clima.

Si è però scoperto che Schäfer è stato il testimone di nozze di Graichen, vent’anni fa: una circostanza che il Sottosegretario non ha rivelato, attirandosi pesanti critiche un po’ da tutte le parti. Graichen avrebbe dovuto rendere noto questo legame con uno dei candidati, e non solo: avrebbe dovuto anche dimettersi dalla commissione, visto l’evidente potenziale conflitto di interessi – questa la posizione delle opposizioni, l’Union in particolare.

Inizialmente Habeck ha difeso il suo Sottosegretario, definendo quanto successo semplicemente “un errore”, ma col passare dei giorni la pressione è diventata via via insostenibile. Tanto che mercoledì mattina il Ministero ha reso noto che Graichen lascerà il suo incarico: come ha spiegato Robert Habeck in conferenza stampa, si è trattato di “un errore di troppo”. Il Ministro ha fatto riferimento a un altro caso che ha coinvolto Graichen, che nel novembre dell’anno scorso ha approvato per il finanziamento tre progetti nel quadro delle iniziative prese a livello nazionale per la protezione del clima. Uno di questi progetti era stato presentato da BUND, associazione berlinese che si occupa di ambiente e difesa della natura, nel cui consiglio di amministrazione siede la sorella di Graichen. “Nel complesso Patrick Graichen si è reso troppo vulnerabile per poter svolgere con efficacia il suo incarico”, ha detto Habeck: l’ormai ex Sottosegretario verrà dunque messo in pensionamento anticipato. E la nomina di Michael Schäfer a capo della dena è stata annullata – il processo di selezione riprenderà da capo.

La vicenda è un brutto colpo per i Grünen, ma soprattutto per Robert Habeck. Il Ministro è ancora una superstar del partito, tuttavia si trova in una posizione sempre più difficile: fra questa storia e le polemiche legate ai piani del governo per la transizione energetica, la sua popolarità fra i tedeschi è in fase calante, in quarta posizione dietro l’apprezzatissimo Ministro della Difesa Boris Pistorius, il cancelliere Olaf Scholz e la Ministra degli Esteri (e compagna di partito) Annalena Baerbock. C’è di peggio che essere al quarto posto, naturalmente, ma per uno che nei mesi scorsi era stabilmente in vetta o al massimo sul secondo gradino del podio si tratta di un segnale da non sottovalutare.

Soprattutto se si punta alla candidatura alla Cancelleria per le prossime elezioni.

Edoardo Toniolatti

@AddoloratoIniet

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