I programmi dei partiti tedeschi: le pensioni

Partiti e candidati sono alle prese con il difficile tentativo di tenere insieme giustizia sociale, crisi demografica e ricerca del consenso in una società sempre più vecchia, ma non per questo meno attenta alla solidità delle finanze pubbliche.

Non solo in Italia quello delle pensioni è un tema decisivo per milioni di elettori. In una società analogamente invecchiata come quella tedesca, dove quasi il 60% degli elettori ha più di cinquant’anni e l’affluenza al voto è tanto più alta quanto maggiore è l’età dell’elettore, la conseguenza per partiti e candidati è chiara: proporre politiche particolarmente favorevoli alla seconda e la terza età può accrescere le probabilità di vittoria.

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“A destra non si guadagnano più voti di quelli che, facendo ciò, si perdono al centro”

Cosa ci dice il voto in Baviera del 14 ottobre

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I leader dei Grünen Robert Habeck e Ludwig Hartmann fanno stage diving sui loro sostenitori in festa

In un’improvvisa fiammata d’interesse verso i destini politici della Baviera, anche in Italia ci si è interessati ed interrogati lungamente nelle ultime settimane sui risultati del voto nel grande Land fra le Alpi ed il Meno e sulle loro conseguenze. Oltre alle domande, più che legittime, su quali effetti avrà il voto del 14 ottobre sul governo di Angela Merkel e sugli equilibri politici europei, in tanti si sono chiesti se e come sia possibile copiare, imitare, ammirare l’esempio bavarese. Prima di lanciarsi in appassionati o dotti saggi de imitatione Bavariæ è forse il caso però di guardare meglio dentro alle urne e a ciò che ad un tale voto ha condotto. Per uno sguardo di questo genere partiamo con una carta inusuale, quella dei secondi classificati, che rivela non poche informazioni di valore.

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