
Manfred Weber, europarlamentare bavarese della CSU e attuale presidente del gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo, sarà il candidato del PPE alla presidenza della Commissione Europea. Continua a leggere “Bavarese europeo”
La candidatura di Manfred Weber e i suoi risvolti per la politica interna tedesca e per la destra europea.

Manfred Weber, europarlamentare bavarese della CSU e attuale presidente del gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo, sarà il candidato del PPE alla presidenza della Commissione Europea. Continua a leggere “Bavarese europeo”
Il voto locale di ottobre potrebbe indicare tendenze nuove e inaspettate nello scenario tedesco

Per la prima volta nella sua storia, la Baviera si avvia ad avere elezioni in linea con il resto del paese e d’Europa. Il Land meridionale è sempre stato, sul piano politico, una zona sui generis rispetto al panorama nazionale, ed è la roccaforte della CSU, la Christlich-Soziale Union (Unione cristiano-sociale). Il partito conservatore di centrodestra governa infatti il Land ininterrottamente fin dal dopoguerra, al punto che la CDU, il grande partito di centrodestra nazionale, non ha mai sfondato in Baviera e ha dovuto stabilire con l’Union un’alleanza ormai strutturale (il prezzo lo si vede anche in questa legislatura, dove gli umori della CSU sono fondamentali per la tenuta del governo). Continua a leggere “Le elezioni in Baviera: uno specchio per le dinamiche elettorali in Germania”
Cronistoria della lunghissima contesa fra la Cancelliera e il Superministro degli Interni

Della lite fra Angela Merkel (Presidente della CDU e Cancelliera) ed Horst Seehofer (Presidente della CSU e Ministro federale dell’Interno) è tanto arduo individuare una data d’inizio, quanto prevederne un’eventuale fine. Le radici (ai più sconosciute) di tale contesa – ormai un Leitmotiv della politica tedesca – risalgono ancora ai “ruggenti” anni ’90, quando entrambi sedevano nei governi di Helmut Kohl e “la ragazza” secchiona dell’Est riuscì letteralmente dal nulla e con lo zelo della scienziata di professione a raggiungere le vette di un sistema – quello politico “di Bonn” – cui era completamente estranea, mentre il passionario politico dalla provincia bavarese si qualificava come volto sociale del suo partito, quasi sempre in lite con gli allora piani alti, al punto da lasciare per un periodo la politica per dedicarsi alla presidenza della più grande associazione tedesca per i diritti dei disabili.