Un amore non corrisposto: la Germania e l’Eurovision Song Contest

I tedeschi amano molto l’Eurovision. È l’Eurovision che non ama i tedeschi.

Quando pensiamo alle grandi storie di amore non corrisposto ci vengono in mente nomi legati a capolavori immortali.

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Schlager – Kapitel 1

Primo appuntamento di una nuova rubrica sulla musica tedesca, a cura di Michele Corrado

Sono sempre più convinto che la popolar music per come la conosciamo sia sul punto di esaurire il suo potenziale innovativo. Ibridazioni tra generi di ogni sorta, mash up stilistici e revivalismo forsennato hanno portato il rock, il pop e la musica elettronica ad assumere migliaia, milioni di forme, che oggi stentano a spiccare per originalità. 

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Il rock oltre il Muro

La politicizzazione della musica popolare nella Germania Est

La musica, intesa come l’intero processo di circolazione nel sistema di relazioni musicali, può diventare politica in molti modi diversi – può acquisire rilevanza politica se usata in modo politico. Ma la musica popolare è allo stesso tempo sia un prodotto estetico che il risultato di processi politici. Di conseguenza, in alcuni regimi particolari chi governa può influenzare la creazione e la ricezione della musica attraverso la censura o la promozione di certi stili, l’assegnazione di frequenze radiofoniche, sistemi di quote per la musica straniera, limitazioni alle esibizioni live, e altro ancora.

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I primi quarantacinque anni di Autobahn

L’autostrada tedesca della musica elettronica

Di tutti i dischi che ogni giorno definiamo come pietre miliari, angolari, sono in realtà pochi quelli il cui influsso è stato davvero devastante. Al punto tale da sbriciolare ogni certezza e codice ad esso anteriori, e al contempo così facili da propagare facendone portatori sani di un’evoluzione debordante e incontrollabile, capace di infiltrarsi ovunque, rendendo incalcolabile la portata del suo raggio di azione.  Continua a leggere “I primi quarantacinque anni di Autobahn”

Il ragazzo della Curva B a Offenbach

Cosa ci insegna – ma soprattutto cosa non ci insegna – andare a un concerto di Nino D’Angelo in Germania

Vorrei entrare subito nel vivo della faccenda e scrivere del momento in cui ho sentito la Stadthalle di Offenbach vibrare per il boato degli spettatori quando Nino D’Angelo, tra una strofa e il ritornello di Jesce sole, ha urlato “viva il Sud”.

Ma cominciamo con ordine.

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Il ritorno dei Rammstein, e dell’indignazione alla tedesca

L’arte (o il vizio) della band del Meclemburgo per la provocazione

Dopo dieci anni di silenzio discografico (quelli trascorsi dall’uscita di Liebe ist für alle da), ai Rammstein sono bastati 20 secondi di video promozionale (per il loro nuovo disco in uscita il prossimo maggio) per attrarre l’attenzione di pubblico e istituzioni e, ovviamente, scatenare un putiferio.

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Inconvenienti di un rapper tedesco

Cosa succede quando provi a girare un video gangsta-rap ma non tutti lo capiscono

Mentre in Italia discutiamo se Soldi di Mahmood sia davvero un esempio di “canzone italiana” e ci indigniamo per i testi di Sfera Ebbasta, in Germania l’hip hop e i suoi derivati sono ormai parte integrante e consolidata del panorama musicale mainstream.   Continua a leggere “Inconvenienti di un rapper tedesco”