La cautela di Jürgen Habermas

Con un lungo editoriale sulla Süddeutsche Zeitung, il filosofo tedesco è intervenuto nel dibattito sul sostegno militare all’Ucraina

Una decina di giorni fa scrivevamo di Sascha Lobo e del suo feroce editoriale apparso sullo Spiegel, dedicato al “pacifismo straccione”, una forma di moralismo che ritiene più importante il rispecchiarsi nei propri principi rispetto alla vita altrui, messa a rischio dall’inazione e dall’attendismo. 

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Sascha Lobo, la guerra in Ucraina e il “pacifismo straccione”

L’editorialista dello Spiegel contro il moralismo egoista di certo pacifismo

Sascha Lobo è un blogger e giornalista tedesco, esperto di comunicazione – politica e non – e nuove tecnologie. È anche un editorialista dello Spiegel, ma lo si riconosce soprattutto per una caratteristica che non ha nulla a che fare con le sue competenze o ciò che scrive: un vistosissimo tomahawk rosso, sfoggiato come tratto distintivo.

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Cosa sta succedendo nella Linke – parte seconda

La sinistra tedesca continua a sprofondare nel caos: accuse di molestie sessuali e sessismo, emerse in questi giorni, potrebbero avere conseguenze pesantissime

Solo un paio di settimane fa scrivevamo degli sconvolgimenti che sta attraversando la Linke, il partito della sinistra tedesca, alle prese con un evento – l’invasione russa dell’Ucraina – che ha fatto esplodere le linee di frattura al suo interno e l’ha messa di fronte alla necessità di rinnovare sé stessa, e soprattutto il suo approccio alla politica estera. Ma come dicono gli inglesi, when it rains, it pours: quando piove, diluvia. E proprio in questi giorni la Linke è sconvolta da un altro terremoto interno.

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Il silenzio di Angela

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha accelerato in maniera formidabile la revisione dell’operato di Angela Merkel

Quando finì il mandato di Cancelliera di Angela Merkel, solamente quattro mesi fa, le lodi del suo operato degli ultimi sedici anni si trovavano pressoché su ogni fonte di stampa. Lodi che raramente si fanno mancare, anche a chi non le merita, nel momento dell’addio, ma nel suo caso certamente meritate.

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Di vacanze e dimissioni

Le dimissioni della Ministra della Famiglia tedesca e della Ministra dell’Ambiente del Nordreno-Vestfalia, tra elezioni regionali importantissime e il doppio standard di genere che ancora regna nella politica in Germania

Probabilmente vi ricordate le terribili inondazioni che nel luglio scorso hanno sconvolto la Germania sudoccidentale

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Cosa sta succedendo nella Linke

La sinistra tedesca di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia

La Zeitenwende, il “punto di svolta” annunciato da Olaf Scholz nel suo ormai celebre discorso a fine febbraio, pochi giorno dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, rappresenta un vero e proprio cambiamento epocale per la Germania. 

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Rosso Saarland

Il trionfo della SPD e della sua candidata nel piccolo Land occidentale offre dei segnali in ottica nazionale da non sottovalutare

Il Saarland, angolino in basso a sinistra della Germania al confine con Francia e Lussemburgo, è uno dei più piccoli Länder tedeschi.

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La Germania vuole il gas del Qatar

Il piano di Robert Habeck per rendere Berlino indipendente dal gas di Mosca

Con lo scoppio della guerra in Ucraina la Germania, come molti altri Paesi europei, ha realizzato una volta per tutte quanto grave e pressante sia il suo problema di approvvigionamento energetico.

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Più attuale che mai: cent’anni fa nasceva l’architetto della Ostpolitik

Il centenario della nascita di Egon Bahr, architetto della Ostpolitik di Willy Brandt, cade proprio nel momento in cui la distanza fra Germania e Russia non potrebbe essere maggiore.

Esattamente cent’anni fa, il 18 marzo 1922, nasceva a Treffurt, nell’allora Turingia prussiana, Egon Bahr.

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Sulla Russia Scholz torna ad Adenauer

La Germania di Olaf Scholz abbandona dopo cinquant’anni una politica di pacificazione con l’Est e la Russia e torna al paradigma adenaueriano di esclusività dell’ancoraggio ad Occidente e di riarmo. Una scelta necessaria di fronte all’aggressione di Putin, ma da non banalizzare visto il retroterra storico e le sue conseguenze profonde sul(la) morale della società tedesca.

Nel suo discorso di domenica mattina al Bundestag, il Parlamento tedesco, il Cancelliere Scholz ha descritto come “cambio d’epoca” (Zeitenwende) la svolta impressa alla politica estera, di sicurezza ed energetica della Germania – in una parola, alla sua postura nel Continente e nel mondo.

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