Il voto in Renania ha salvato Armin Laschet?

Come sono andate le elezioni comunali in Renania Settentrionale-Vestfalia, e quali possono essere le conseguenze per il Ministerpräsident e candidato alla guida della CDU Armin Laschet

Dopo la Baviera a marzo, un altro Land è andato a votare per elezioni amministrative in questo pandemico 2020, e che Land: la Renania Settentrionale-Vestfalia, la regione più popolosa e una delle politicamente più rilevanti dell’intero Paese. Dei 14 milioni di aventi diritto ha votato circa il 51,9%, un po’ di più rispetto alla volta precedente, nel 2014, quando l’affluenza si fermò al 50%. L’età minima per votare era di 16 anni.

Essendo un voto amministrativo, si trattava essenzialmente di eleggere consigli comunali e sindaci – anche di città importanti come Colonia e Düsseldorf; ma nulla di quello che accade in quell’area è privo di conseguenze politiche per tutta la Germania, basti ricordare che fu proprio una sconfitta subita dalla SPD alle regionali renane del 2005 a far cadere il governo di Gerhard Schröder e dare così inizio all’era di Angela Merkel. Come nota un editoriale della Süddeutsche Zeitung, solo a Colonia vive più gente che nell’intero Saarland, regione governata fino a un paio di anni fa da quella Annegret Kramp-Karrenbauer che poi sarebbe andata a guidare la CDU – sebbene sia poi finita come sappiamo.

In più, c’era almeno un altro aspetto di grande importanza: e cioè che nel Land al governo c’è Armin Laschet, uno dei candidati alla leadership della CDU e quello considerato più in continuità con Angela Merkel. Laschet, che corre in un ticket insieme al Ministro della Salute Jens Spahn, inizialmente era dato per favorito, ma la pessima gestione dell’emergenza legata al coronavirus potrebbe costargli molto cara: il Land da lui governato è stato fra i più colpiti, e in più molti osservatori hanno evidenziato come il Ministerpräsident si sia mosso molto male in tutte le fasi della crisi, agli inizi – quando ad esempio ha consentito che manifestazioni come il partecipatissimo carnevale si svolgessero come nulla fosse – così come nei momenti più critici, come quando si sono sviluppati nuovi focolai di infezione nei mattatoi Tönnies.

Armin Laschet, Ministerpräsident CDU della Renania Settentrionale-Vestfalia (Foto: EPA/HAYOUNG JEON)

Le amministrative rappresentavano dunque un test per le ambizioni di Laschet: c’è ancora un margine di vantaggio, o il coronavirus ha colpito troppo duramente?

La risposta uscita dalle urne è un perentorio “chissà”.

La CDU renana è il partito più votato, e nel conteggio complessivo si attesta al 34,3%: perde però tre punti percentuali rispetto al voto del 2014 e soprattutto ottiene il peggior risultato della sua storia alle elezioni comunali. E lo stesso si può dire della SPD, che di punti rispetto al 2014 ne perde addirittura sette e conferma un momento di crisi che dura ormai da parecchio tempo. Il tono con cui le leadership dei partiti commentano il responso delle urne è però radicalmente diverso: se Saskia Esken, alla guida dei socialdemocratici, parla di “risultato deludente”, Laschet si rallegra di questa “felice domenica” e parla senza mezzi termini di vittoria della CDU, arrivando a lodare con decisione la direzione presa dal suo partito nel mezzo della pandemia.

Il botto vero però lo fanno i Grünen, che arrivano al 20% (oltre otto punti in più rispetto al 2014) e riprendono a cavalcare quell’onda verde che attraversò tutto il Paese fra le elezioni locali di fine 2018 e le europee di maggio 2019, un successo rivendicato su Twitter dalla leader Annalena Baerbock; e un buon risultato lo ottiene anche AfD, che dal 2,6% di sei anni fa sale fino al 5% – sebbene, come nota il magazine Katapult, ottenga oltre il 10% solo in una circoscrizione.

Il tweet di Annalena Baerbock, che tra l’altro sottolinea come i Verdi siano la forza più votata dagli elettori giovani

Il grafico elaborato da Katapult mostra dove AfD è più forte e dove è più debole nelle circoscrizioni renane

L’analisi superficiale, quindi, dice che la CDU ha vinto, la SPD ha perso, e i Verdi sono in crescita costante. C’è del vero, naturalmente, ma le cose sono più complesse, più sfumate. Soprattutto per quanto riguarda Armin Laschet.

Vincitore a sorpresa delle Landtagswahl del 2017 in una regione storicamente rossa, Laschet è entrato fin da subito nel novero dei possibili eredi di Angela Merkel: considerato da sempre molto vicino alla Cancelliera, dopo una lunghissima carriera politica fra Bundestag, Parlamento Europeo e Landtag renano l’incarico di Ministerpräsident in un Land così importante sembrava la rampa di lancio ideale per ambizioni nazionali. Il naufragio della leadership di Annegret Kramp-Karrenbauer ha riaperto la questione della guida dei conservatori, un passaggio necessario per chiunque punti alla Kanzlerkandidatur: e Laschet è sceso in campo a febbraio, diventando immediatamente il favorito secondo molti osservatori.Solo che poi è arrivato il virus, e le cose sono cambiate in maniera vorticosa – come detto, in modo molto problematico per Laschet, finito spesso al centro di roventi polemiche per scelte discutibili o dichiarazioni infelici. Il risultato di domenica mostra che il Ministerpräsident renano tiene botta, ma è difficile considerarlo ancora favorito – e forse è quasi impossibile individuare un favorito fra i tre candidati: neanche gli altri due in corsa, Norbert Röttgen e Friedrich Merz, paiono essere messi molto bene. Paradossalmente l’unico che i tedeschi sembrano apprezzare di più è quello che Laschet si è scelto come “vice” nel ticket per la guida della CDU, quel Jens Spahn che è stato piuttosto apprezzato durante i mesi più difficili della pandemia. Per tacere di Markus Söder, Ministerpräsident bavarese e leader della CSU che in tutti i sondaggi di popolarità sbaraglia qualunque avversario nel campo conservatore ed è forse il candidato più credibile per la Cancelleria.

Un sondaggio realizzato da Statista sui “voti” ai politici – in base a simpatia e valutazione del lavoro svolto – vede Laschet più in alto solo di Horst Seehofer e Annegret Kramp-Karrenbauer. A Jens Spahn va molto meglio.

E tuttavia il Governatore renano potrebbe essere riuscito in qualche modo ad arginare, se non proprio invertire, il trend sfavorevole: un sondaggio di questi giorni vede risalire la soddisfazione dei cittadini del Land per il suo lavoro.

Si tratta però solo dei cittadini della Renania Settentrionale: a livello nazionale Laschet stenta ancora parecchio, e sembra pagare ancora una gestione della pandemia non perfetta – per usare un eufemismo.

Un sondaggio realizzato da Infratest dimap/ARD il 3 settembre: come possibile successore di Merkel alla guida del Paese, Laschet è appena sopra Norbert Röttgen e un po’ sotto Friedrich Merz. Tutti però mangiano la polvere di Markus Söder.

Mancano ancora due mesi e mezzo al congresso che eleggerà il nuovo leader della CDU.

Tutto sta a vedere se chi voterà si ricorderà di più questa vittoria elettorale, o di come Laschet ha gestito la pandemia.

Edoardo Toniolatti

@AddoloratoIniet

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