Il voto a Est e la K-Frage

Cosa ci dicono i risultati in Sassonia e in Turingia sul governo nazionale, e soprattutto su una domanda che, a un anno dal voto nazionale, diventa pressante: chi saranno i candidati alla Cancelleria?

Se avete letto l’ottimo pezzo di Edoardo D’Alfonso Masarié sui risultati delle elezioni a Est – e se non l’avete fatto, cosa aspettate? Andate, su! – avrete un’idea piuttosto precisa della situazione, e del percorso estremamente accidentato e ingarbugliato che occorrerà percorrere per arrivare a formare i due governi regionali in Sassonia e soprattutto Turingia.

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La protesta dei contadini tedeschi

Cosa ci rivelano i trattori che in questi giorni stanno bloccando le strade tedesche

Il caos del budget statale per il 2024, innescato dalla sentenza della Corte Costituzionale dello scorso novembre, ha provocato un altro caos, molto concreto e fisicamente tangibile: quello riversato sulle strade tedesche dalla protesta dei contadini.

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La domanda di Sonneberg – AfD vince perché reazionaria

Nel piccolo circondario di Sonneberg, in Turingia, l’ultradestra di AfD riesce per la prima volta l’elezione di un proprio esponente al vertice di un ente locale. Il fatto in sé ci costringere a riflettere sui perché di questo voto, una ricerca che ha molto a che fare con il rifiuto del presente e la capacità di saperlo sfruttare nell’urna.

Alla fine è successo l’impensabile, l’inevitabile, l’abbondantemente previsto. A Sonneberg, circondario della Turingia con otto comuni e 56.500 abitanti in tutto, per la prima volta gli elettori tedeschi hanno eletto al vertice di un ente locale un politico di AfD, la destra etnonazionalista.

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Più attuale che mai: cent’anni fa nasceva l’architetto della Ostpolitik

Il centenario della nascita di Egon Bahr, architetto della Ostpolitik di Willy Brandt, cade proprio nel momento in cui la distanza fra Germania e Russia non potrebbe essere maggiore.

Esattamente cent’anni fa, il 18 marzo 1922, nasceva a Treffurt, nell’allora Turingia prussiana, Egon Bahr.

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La CDU vince in Sassonia-Anhalt

Cosa ci dice la grande vittoria della CDU e di Reiner Haseloff in Sassonia-Anhalt in vista delle elezioni di settembre

Se solo un paio di giorni fa qualcuno avesse detto a Reiner Haseloff, Ministerpräsident CDU della Sassonia-Anhalt uscente e candidato a guidare nuovamente il governo regionale, che il suo partito avrebbe preso il 37%, probabilmente non ci avrebbe creduto.

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Buon appetito, compagni!

Alcune avvertenze per l’uso di cibi e bevande squisitamente marxisti sopravvissuti alla caduta del regime realsocialista. Perché almeno in cucina la Germania Est è viva e lotta insieme a noi.

Chi ha visto il meraviglioso “Good Bye, Lenin!” (dir. Wolfgang Becker, 2003) senz’altro ricorderà la scena della Coca-Cola.

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30 anni di Germania riunita

La Germania riunita compie 30 anni: un primo bilancio di un percorso ancora lontano dal suo compimento

Poco meno di un anno dopo la caduta del Muro, il 3 ottobre del 1990, i tedeschi si svegliano e si trovano di nuovo a vivere in un’unica Germania, dopo quarantuno anni di separazione fra Est e Ovest. Ogni anno il 3 ottobre è festa nazionale in Germania, e il trentennale avrebbe certamente meritato celebrazioni in pompa magna: ci si è messo di mezzo il coronavirus, però, a rendere impraticabile l’idea di una grande festa. 

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Il rock oltre il Muro

La politicizzazione della musica popolare nella Germania Est

La musica, intesa come l’intero processo di circolazione nel sistema di relazioni musicali, può diventare politica in molti modi diversi – può acquisire rilevanza politica se usata in modo politico. Ma la musica popolare è allo stesso tempo sia un prodotto estetico che il risultato di processi politici. Di conseguenza, in alcuni regimi particolari chi governa può influenzare la creazione e la ricezione della musica attraverso la censura o la promozione di certi stili, l’assegnazione di frequenze radiofoniche, sistemi di quote per la musica straniera, limitazioni alle esibizioni live, e altro ancora.

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L’uomo dei passaporti

La storia di Harald Jäger, l’impiegato che aprì il Muro di Berlino

Se Günther Schabowski diede inavvertitamente il via alla caduta del Muro di Berlino, e David Hasselhoff ne cantò la colonna sonora ufficiosa, c’è un terzo personaggio il cui destino è inestricabilmente legato a quegli incredibili giorni del novembre 1989, e la cui storia val la pena di essere raccontata. Continua a leggere “L’uomo dei passaporti”

Parole importanti

La storia di due avverbi che buttarono giù il Muro di Berlino

Le due parole più importanti della storia tedesca recente sono due avverbi: sofort, unverzüglich. “Subito, immediatamente”. Due avverbi pronunciati la sera del 9 novembre 1989 da Günther Schabowski, giornalista e membro della Segreteria della SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands), il partito di governo della DDR.

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