La decisione dell’USK sui simboli nazisti nei videogiochi e cosa ci rivela sulla cultura e sulla società tedesca
Un ben noto stereotipo, assai duro a morire, vuole che sia praticamente impossibile parlare della Germania senza in qualche modo dover parlare di Nazismo.
La situazione in Baviera, a un mese esatto da un voto locale gravido di conseguenze.
Come in quest’opera d’arte astratta, i colori della forze politiche bavaresi dovranno mescolarsi dopo le elezioni del 14 ottobre prossimo. O almeno di due loro.
Siamo ad un mese esatto dalle elezioni bavaresi che, secondo tutti i pronostici, scompiglieranno gli equilibri politici del grande “Stato libero” fra le Alpi ed il Meno, strappando ai cristiano-sociali della CSU quel monopolio del potere che essi detengono ininterrottamente dal 1962 – salvo una breve parentesi nel 2008. Se c’è del vero non tanto nei singoli sondaggi, quanto nelle tendenze sociali per percorrono il Land, il prossimo Parlamento di Monaco sarà più plurale, con più partiti rappresentati ed un particolare fermento al centro, mentre governi monocolore dovranno cedere il passo a coalizioni i cui contorni sono ancora tutti da definire. Continua a leggere “In Baviera il nero non sta bene su tutto”
È normale che il capo dei servizi segreti interni passi informazioni riservate ai vertici di un partito di estrema destra?
Hans-Georg Maaßen e, di fianco a lui, Horst Seehofer (foto: picture alliance / NurPhoto)
Hans-Georg Maaßen è un giurista di 56 anni, nato a Rheindahlen, piccola cittadina della Renania Settentrionale vicino a Mönchengladbach – quel posto dal nome impronunciabile che però più o meno tutti abbiamo sentito nominare per la sua squadra di calcio, il Borussia Mönchengladbach che dominava in Germania e in Europa negli anni Settanta.Continua a leggere “L’informatore”
Come un film svedese aiuta a capire la polemica che ha coinvolto la Biennale d’arte contemporanea di Wiesbaden.
A Stoccolma il direttore artistico del più importante museo d’arte della città si lascia sopraffare dalle tribolazioni private e perde di vista il suo ultimo progetto: la campagna di marketing per un’opera che vuole stimolare riflessioni e dibattiti nella società, ma anche ripromuovere un senso dell’arte come rifugio protetto, uno spazio sicuro di interazione dove non ci saranno violenza o sopraffazione, ma “uguali diritti per tutti”. Perde di vista l’opera al punto che forse si ritrova, nel privato, agente di tutto ciò che le è contrario e così arriva indirettamente a contaminare l’opera stessa, finendo per affidarne la diffusione a un team PR totalmente assorbito dal solo obiettivo di renderla virale. L’opera scompare dal discorso, rimane solo la grettezza del messaggio virale. Alla fine tutto è inevitabilmente perso, sia sul piano pubblico che privato.Continua a leggere “The Statue”
Il voto locale di ottobre potrebbe indicare tendenze nuove e inaspettate nello scenario tedesco
Per la prima volta nella sua storia, la Baviera si avvia ad avere elezioni in linea con il resto del paese e d’Europa. Il Land meridionale è sempre stato, sul piano politico, una zona sui generis rispetto al panorama nazionale, ed è la roccaforte della CSU, la Christlich-Soziale Union (Unione cristiano-sociale). Il partito conservatore di centrodestra governa infatti il Land ininterrottamente fin dal dopoguerra, al punto che la CDU, il grande partito di centrodestra nazionale, non ha mai sfondato in Baviera e ha dovuto stabilire con l’Union un’alleanza ormai strutturale (il prezzo lo si vede anche in questa legislatura, dove gli umori della CSU sono fondamentali per la tenuta del governo). Continua a leggere “Le elezioni in Baviera: uno specchio per le dinamiche elettorali in Germania”
L’avanzata dell’estrema destra in un Land che rappresenta tutte le questioni aperte di una riunificazione ancora incompiuta.
[Matthias Rietschel/Reuters]Chemnitz è la terza città per ordine di grandezza del Land orientale della Sassonia, vertice basso di un triangolo rovesciato con Lipsia e Dresda e a poca distanza dal confine con la Repubblica Ceca. Diventata un importante centro manifatturiero nel diciannovesimo secolo, ospita un bel museo dell’industria, ma è nota più che altro per il grosso testone di Karl Marx che ne orna la centrale Brückenstrasse – non va dimenticato infatti che il nome della città durante il periodo della DDR era Karl-Marx-Stadt.
In questi giorni, però, si parla di Chemnitz soprattutto per le violenze seguite a un omicidio avvenuto domenica e di cui sono accusati due immigrati, uno siriano e l’altro iracheno. Continua a leggere “Chemnitz, Sassonia”
A poche settimane dal voto locale, uno sguardo su un Land complesso e meno omogeneo di quanto sembri a prima vista: la Baviera
“Insieme contro la politica della paura” – La grande manifestazione del 22 luglio scorso a Monaco è stata un momento d’orgoglio e slancio in una Baviera che reagisce al populismo svoltando al centro.
Con un articolo volto a destare il lettore del Bel Paese dal torpore estivo, il “Venerdì di Repubblica” del 24 agosto 2018 mette all’erta la pubblica opinione dal nuovo nemico pubblico numero uno della democrazia europea: la Baviera. Continua a leggere “Altro che “cuore oscuro”: la Baviera guarda al centro”
Lo strano caso di un Paese che è il quarto mercato mondiale per i videogiochi ma ha anche una pessima infrastruttura tecnologica
Nel 2018 si festeggia la decima edizione di Gamescom, una delle più grandi e importanti fiere di videogiochi al mondo che si tiene ogni anno a Colonia, appuntamento fisso per appassionati e professionisti del settore; e per l’occasione siamo andati a farci un giro anche noi.
Cosa ci dice la vicenda di Mesut Özil del modo in cui i tedeschi intendono l’appartenenza “nazionale”.
Il caso Özil, esploso poco prima degli ultimi mondiali di calcio, ha scatenato in Germania un dibattito sull’integrazione degli immigrati, anche quelli di seconda o terza generazione. Sulla faccenda è stato detto molto, ma forse gli eventi si prestano anche ad alcune considerazioni su come i tedeschi intendano la nazionalità e, più profondamente, l’essere tedesco e il modo in cui questa appartenenza vada vissuta.