La CDU si prepara ad affrontare il post-merkelismo
Il voto del 28 ottobre in Assia ha assunto un’importanza del tutto particolare e decisamente inaspettata alla vigilia. Alla luce di quanto successo in Baviera due settimane prima, infatti, le elezioni nel Land di Francoforte sono diventate un test decisivo per la tenuta del governo nazionale e soprattutto per Angela Merkel, chiamata a un risultato che le garantisse di blindare la sua ricandidatura alla guida della CDU al congresso di inizio dicembre.
In Germania, lo Jugendamt, l’ente statale per la tutela dei minori, è parte in causa in tutti i procedimenti che coinvolgono minorenni, come i divorzi ed eventualmente le successive cause per rivedere le decisioni in materia di affidamento. Continua a leggere “Bruxelles contro lo Jugendamt”
Come la serie tv Babylon Berlin sta riscrivendo il modo in cui i tedeschi pensano agli anni Venti
La Berlino dei dorati anni Venti è una “Germania sull’orlo dell’abisso”, come titola l’americano Weekly Standard, oppure una meravigliosa boccata d’aria fresca e libera prima della barbarie nazista? Entrambe! Dopo decenni di tabù, nei quali per gli anni Venti c’era posto solo in qualche romanzo o ai convegni di storiografia, finalmente la Germania di Weimar – che ancora si faceva chiamare Reich ma era già una repubblica – irrompe fra il grande pubblico e fa colpo alla grande. Continua a leggere “Weimar non è mai stata così cool”
La cosa più intrinsecamente tedesca che leggerete oggi
Quando abbiamo creato Kater, uno degli obiettivi che avevamo in mente era cercare di parlare di Germania andando al di là delle rappresentazioni superficiali e degli stereotipi che spesso infestano la stampa italiana, quelli per cui i tedeschi sono freddi e privi di senso dell’umorismo, hanno iniziato tutte le guerre e però sono perfettamente organizzati e quello che costruiscono funziona sempre.Continua a leggere “Germania al quadrato”
No, non è vero che in Germania funziona tutto alla perfezione
(Foto: Michael Schick)
Se c’è una cosa che ci viene subito in mente quando pensiamo alla Germania, quella cosa è l’efficienza. Che si tratti di puntualità dei treni, affidabilità delle automobili o durata degli elettrodomestici, l’idea con cui siamo cresciuti è che in Germania funziona tutto, sempre.
Fenomenologia dell’insulto più simbolico della lingua tedesca
(Foto: Joerg Reuter)
La motivazione più forte, mentre si impara una lingua, è immaginare l’uso che se ne farà una volta che la si padroneggia: leggere in originale tutta la letteratura russa dell’ottocento, capire al volo i testi delle canzoni Brit Pop, guardare Narcos senza sottotitoli, lasciarsi raggiungere dalla poetica di Aznavour.
I leader dei Grünen Robert Habeck e Ludwig Hartmann fanno stage diving sui loro sostenitori in festa
In un’improvvisa fiammata d’interesse verso i destini politici della Baviera, anche in Italia ci si è interessati ed interrogati lungamente nelle ultime settimane sui risultati del voto nel grande Land fra le Alpi ed il Meno e sulle loro conseguenze. Oltre alle domande, più che legittime, su quali effetti avrà il voto del 14 ottobre sul governo di Angela Merkel e sugli equilibri politici europei, in tanti si sono chiesti se e come sia possibile copiare, imitare, ammirare l’esempio bavarese. Prima di lanciarsi in appassionati o dotti saggi de imitatione Bavariæ è forse il caso però di guardare meglio dentro alle urne e a ciò che ad un tale voto ha condotto. Per uno sguardo di questo genere partiamo con una carta inusuale, quella dei secondi classificati, che rivela non poche informazioni di valore.
Breve guida a elezioni regionali diventate improvvisamente molto, molto importanti
Le elezioni in Baviera del 14 ottobre hanno rappresentato un vero e proprio terremoto per la politica tedesca, le cui scosse si sono sentite fino a Berlino; per scoprire con che intensità, però, bisogna prima fare una tappa in Assia. Nel Land di Francoforte, infatti, si vota domenica 28 ottobre, due settimane dopo il cataclisma bavarese.
La decisione dell’USK sui simboli nazisti nei videogiochi e cosa ci rivela sulla cultura e sulla società tedesca
Un ben noto stereotipo, assai duro a morire, vuole che sia praticamente impossibile parlare della Germania senza in qualche modo dover parlare di Nazismo.